Se sei il datore di lavoro di una Badante convivente o sei tu stessa una Badante convivente devi conoscere i tuoi diritti e doveri.
Come già abbiamo visto le badanti possono essere assunte con un Contratto per badanti Part Time oppure con un Contratto per badanti conviventi.
Leggi l’articolo e scopri tutto quello che devi sapere sui diritti e i doveri delle badanti conviventi!
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Leggi anche gli articoli: Lettera di assunzione colf; Contratto di assunzione della Colf; Preavviso di Licenziamento Colf.
Badante convivente diritti e doveri
Quando si procede con l’assunzione di una badante convivente si deve procedere con la procedura di regolarizzazione per badanti e la stipula di un contratto per badanti. Quando si fa tutto ciò è bene sapere e conoscere nel dettaglio tutti quelli che sono i diritti e i doveri della badante convivente.
Vediamoli ora insieme.
Badante convivente: i diritti
Il lavoro domestico, rispetto al lavoro ordinario, ha delle tutele differenti, dettate semplicemente anche dal fatto che il datore di lavoro domestico è una persona fisica mentre nel lavoro ordinario è una azienda.
Conseguentemente ci sono molte differenze tra il rapporto di lavoro domestico ed il rapporto di lavoro subordinato.
1.Orario di lavoro
Le badanti conviventi hanno un orario massimo di lavoro settimanale di 54 ore suddivise in 10 ore dal lunedi al venerdi e 4 ore il sabato. Nelle 10 ore è previsto un riposo di 2 ore da concordare nell’orario con l’assistito ed un riposo di almeno 8 ore consecutive. Inoltre le badanti conviventi hanno diritto ad un riposo settimanale di 36 ore, di solito divise in 24 ore consecutive ( la domenica) e le restanti 12 ore che la badante può prendere in qualsiasi ora, concordata preventivamente con il datore di lavoro.
Se alla badante viene chiesta una prestazione lavorativa oltre l’orario di lavoro stabilito, sia di giorno che di notte. In tal caso la retribuzione viene maggiorata:
- del 25% se il lavoro straordinario è effettuato dalle ore 6.00 alle 22.00,
- del 50% se il lavoro straordinario è effettuato dalle ore 22.00 alle 6.00,
- del 60% se il lavoro straordinario è effettuato durante le festività o nella giornata di domenica
Leggi anche: Contributo per l’assunzione di una badante; Regolarizzazione badante senza Permesso di Soggiorno; Busta Paga della badante.
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2. Vitto e alloggio
Alla badante convivente spetta anche il vitto e l’alloggio e nel caso non ne usufruisca, causa malattia, ferie ecc ha diritto all’indennità sostitutiva. Stesso diritto anche se usufruisce solo di vitto oppure solo di alloggio e viceversa.
Per approfondire questo argomento leggi gli articoli: Stipendi badanti Conviventi e Badanti conviventi vitto e alloggio.
3. Ferie, Tredicesima, Tfr
La badante per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.
Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, né durante il periodo di malattia o infortunio.
La tredicesima, come è espressamente previsto nel contratto collettivo, è la mensilità aggiuntiva, pari alla retribuzione globale di fatto, in cui è compresa l’indennità di vitto ed alloggio.
Alla cessazione del rapporto di lavoro la badante ha diritto ad un trattamento di fine rapporto sulla base dell’ammontare delle retribuzioni percepite, comprensive di vitto e alloggio, diviso per 13,5.
Leggi anche l’articolo sul calcolo del TFR della colf o badante.
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4. Licenziamento
Il datore di lavoro domestico può licenziare un lavoratore domestico senza la necessità di indicare i motivi che hanno reso necessario il licenziamento della badante e senza che questi possa impugnarlo per l’assenza della giusta causa o del giustificato motivo.
L’unico diritto che i lavoratori domestici hanno in caso di licenziamento, previsto dalla normativa sul lavoro domestico, è il preavviso o il pagamento della relativa indennità sostitutiva.
Leggi anche gli articoli sul Preavviso di licenziamento della badante per morte del datore di lavoro, sul Licenziamento badante a tempo indeterminato e sul Licenziamento della Colf.
5. Malattia
Quando una lavoratrice è malata, e la malattia è certificata dal medico curante, la legge prevede che possa assentarsi dal lavoro per tutti i giorni di riposo prescritti dal medico nel certificato di malattia.
Alla badante non spetta la tutela economica di malattia offerta dall’Inps. In quanto la malattia è a carico del datore di lavoro. Questo diritto, tuttavia, presenta dei limiti:
- se la badante ha un’anzianità di servizio fino a 6 mesi la tutela economica gli spetterà solo per 8 giorni di calendario;
- se la badante ha un’anzianità di servizio di più di 6 mesi e fino a 2 anni, la tutela economica di malattia gli spetterà per 10 giorni di calendario;
- se la badante ha un’anzianità di servizio superiore ai 2 anni, la tutela economica di malattia spetta per 15 giorni di calendario.
Fino al terzo giorno consecutivo di malattia spetta alla badante il 50% della retribuzione globale di fatto; dal quarto giorno in poi spetta alla badante il 100% della retribuzione globale di fatto.
Altro diritto, è la conservazione del posto di lavoro per tutto il periodo di comporto. Da tale diritto deriva l’impossibilità per il datore di lavoro di licenziare la badante malata fino a che non sia stato superato il periodo di comporto.
La durata del periodo di comporto è così stabilita:
- anzianità fino a 6 mesi: 10 giorni di calendario;
- anzianità da più di 6 mesi a 2 anni: 45 giorni di calendario;
- anzianità oltre i 2 anni: 180 giorni di calendario.
I predetti periodi di comporto devono essere aumentati del 50% in caso di malattia oncologica documentata dalla Asl di competenza.
Se la badante continua ad essere assente per malattia una volta decorso il periodo di comporto il datore di lavoro potrà licenziarla per superamento del periodo di comporto.
Approfondisci questo argomento leggendo l’articolo dedicato al tema della Malattia Colf e Badante.
Badante convivente: i doveri
Tra i doveri della badante ci sono:
- Cura e igiene della persona assistita,
- aiutare l’assistito nei movimenti e nella deambulazione,
- mantenere in ordine e pulita la casa ,
- cucinare ,
- accompagnare l’assistito alla visite mediche,
- somministrare i farmaci,
- fare compagnia all’assistito.
Naturalmente tutto ciò durante tutto il periodo stabilito nel contratto.
In caso di malattia, la badante deve avvertire tempestivamente il datore di lavoro, salvo cause di forza maggiore o oggettivi impedimenti, entro l’orario contrattualmente previsto per l’inizio della prestazione lavorativa.Inoltre, la lavoratrice deve far pervenire al datore di lavoro anche il certificato medico di malattia rilasciato entro il giorno successivo all’inizio della malattia, salvo che non sia richiesto dal datore di lavoro.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo affrontato tutto ciò che si deve sapere circa la Badante convivente e i suoi diritti e doveri.
Ricordati che garantire alla badante i propri diritti è un dovere del datore di lavoro così come è un obbligo per la badante rispettare i propri doveri. Le inadempienze vengono sanzionate in modo molto severo, ecco perché avere l’aiuto di una Avvocato che si occupa di diritto del lavoro domestico potrebbe fare davvero la differenza.
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